La Remiera “DLF SPORTMARE” è una società dilettantistica no profit che ha come finalità la pratica della voga alla veneta. La nascita risale agli anni 60' come società dilettantistica di due discipline:canottaggio e voga alla veneta. Nel tempo però, la pratica del canottaggio è andata via via scemando fino all'esaurimento, causa la difficoltà di varo e alaggio causata dalla posizione del nostro cantiere.La voga alla veneta invece incentivata da numerose manifestazione veneziane quali Vogalonga, Riviera fiorita, Regata storica ecc., negli ultimi tempi si è largamente diffusa tra veneziani e non. Il cantiere, posizionato all'inizio del Canal Grande permette di svolgere attività sia in aperta laguna che nei canali interni di Venezia (chi che se bon).
I nominativi del direttivo eletto nella assemblea dei soci del 04.04.2016 e gli incarichi assegnati del 13.05.2016
Ruolo | Responsabile |
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Presidente | Enrico TRAMBAIOLI |
Vicepresidente | Luigi BEDIN |
Segretario Tesoriere | Renato FIORINI |
Coordinatore attività di Cantiere, Con responsabilità dei lavori |
Stefano ROSATI |
Impianti e manutenzione cantiere | Roberto GUIOTTO |
Responsabile equipaggi e uscite | Franco BATTAGGIA |
Responsabile vela al terzo | Enrico TRAMBAIOLI |
Pubbliche Relazioni | Mario BREGANTIN |
Istruttore alla voga | Ugo MASO |
Consigliere | Sante FILIPPO |
Consigliere | Giorgio DE PAOLI |
Consigliere | Mirco BOLCHI |
Per le sue caratteristiche di manovrabilità e velocità è stata, fino all'avvento dei mezzi motorizzati, l'imbarcazione veneziana più adatta al trasporto di persone. La gondola è composta da 280 diversi pezzi, fabbricati con 8 essenze di legname. Le due gondole del nostro cantiere possono essere portate da uno a otto vogatori.
Barca veloce, molto stabile e con una buona capacità di carico. Lunga circa 10 metri, la caorlina può essere portata da due a sei vogatori. Come dice il nome, la Caorlina deriva da Caorle.
Barca veloce e maneggevole. Lunga meno di sei metri per un peso totale di 120 Kg, la maschereta può essere portata da uno o due vogatori.
Il sandolo è probabilmente l'imbarcazione più diffusa nella laguna di Venezia. E' una barca di dimensioni relativamente contenute (circa 9 metri), solida e capiente adibita a diversi usi: dalla pesca, al diporto o trasporto di persone o carichi non troppo gravosi.
Il nome pupparin deriva dalla forma della poppa su cui il rematore sale per vogare ed è una delle barche più usate nelle regate ad uno o due vogatori.
La batela (pron. batéa) è un'imbarcazione a fondo piatto tipica della laguna di Venezia, è un mezzo da carico, di lunghezza compresa tra i nove e i dodici metri e di stazza compresa tra i dieci e i quaranta quintali. La linea è slanciata ed appare simile a quella di un sandolo, però con un bordo più alto, e con una poppa rialzata. La propulsione è a remi, da uno a quattro vogatori, con posizione di voga alla veneta. Esistono due varianti fondamentali di questo tipo di imbarcazio e: la batela buranela (associata all'isola di Burano) e la batela a coa de gambero (battella a coda di gambero). Le due varianti differiscono essenzialmente per la forma della poppa. La batela buranela ha una poppa a specchio simile a quella del sandolo mentre la batela a coa de gambero ha una poppa di forma arrotondata con un'asta leggermente sopraelevata, più simile in questo alla poppa di una caorlina.
La sanpierota o "sampierota" è un'imbarcazione che prende il suo nome da San Pietro in Volta, uno dei borghi dell'isola litoranea di Pellestrina. È un'imbarcazione a fondo piatto in legno tipica della tradizione lagunare veneta. Deve le sue origini come barca da utilizzare per la pesca soprattutto lagunare, può essere spinta a remi da due rematori (uno a poppa e uno a prua) oppure da uno solo a poppa (con un remo, o con due remi nella vogata detta alla "valesana"), da un piccolo motore fuoribordo (normalmente con un massimo di 9.9 cv), oppure a vela, armata "al terzo". In questa configurazione l'armo velico può a sua volta essere composto dalla vela maestra (la randa) issata sull'albero maestro, cui affiancare un fiocco armato in testa d'albero, oppure un "vela di trinchetta" issata sull'albero di trinchetta (sul trasto di prua).
Il sandolo buranelo è oggi la barca lagunare tradizionale più comune e nelle sue varianti risponde a tutte le necessità dell’ambiente naturale e sociale di Venezia. E’ usato infatti per gli spostamenti di persone e di merci, per la pesca, per il diporto e per la regata.La lunghezza può variare da poco più di 5 metri nei sandoli da s’ciopo fino ai 9 metri nei sandoli da regata, ma tutte le caratteristiche di forma e di struttura sono quelle tipiche delle barche lagunari. Il fondo è piatto, i fianchi svasati senza curvatura in corrispondenza dello spigolo del fondo, la prora è slanciata e la poppa, pure slanciata, è a specchio. Prora e poppa sono dotate di coperta parziale con un bolzone pronunciato.